Contour line

St. Bernardin Resort Portorož
Salinera Resort Strunjan
San Simon Resort Izola

Attività / 14 attrazioni da non perdere nella città di Pirano

La cittadina costiera di Pirano nasconde numerose leggende, una ricca storia e tipiche casette rannicchiate nelle strette vie. Inoltre Pirano è la città natale del violinista Giuseppe Tartini, compositore dell’epoca barocca famoso in tutto il mondo. Spesso chi visita Pirano non si concede abbastanza tempo per conoscere la città, ma la visita solo velocemente. Prendetevi un po’ più di tempo per visitarla, rimarrete sorpresi da tutto ciò che la città ha da offrire.

Cosa non può dunque mancare in una visita di Pirano?

1. Piazza Tartini

Alla fine del XIII° secolo Piazza Tartini divenne la piazza principale della città, mentre nella seconda metà del XIX° secolo acquisì il look di oggi. Il mandracchio fu interrato e venne creata la spaziosa piazza, intorno alla quale furono costruiti tutti gli edifici più importanti della città come il comune e il palazzo pretorio. La piazza è circondata anche da numerosi edifici borghesi, che però non riportano più la loro forma originale. L’eccezione è il magnifico edificio gotico oggi noto come “la casa veneziana”.

La piazza porta il nome del celebre e internazionalmente acclamato cittadino, il virtuoso violinista e compositore Giuseppe Tartini, che portò il nome della città natale nel mondo.

2. La statua di Giuseppe Tartini

Nel 1892, per il 200° anniversario della nascita dell’artista, gli abitanti di Pirano desiderarono dedicargli un monumento. Sfortunatamente ci furono dei ritardi nei lavori e la statua fu realizzata appena nel 1896. La statua in bronzo fu realizzata in grandezza naturale ed è opera dello scultore veneziano Antonio dal Zotto. Il monumento si trova in Piazza Tartini e completa l’immagine centrale della piazza con la chiesa di San Giorgio sulla collina. 

3. La casa natale di Tartini

La casa natale di Tartini è una delle case più antiche a Pirano. Nei documenti della città si può leggere che fu menzionata già nel XIII° secolo come l’edificio gotico Casa Pizagrua. Più tardi fu ristrutturata in stile neoclassico e tra il 1985 e il 1991 subì gli ultimi lavori di ristrutturazione.  

Oggi ospita la sede della Comunità degli Italiani, la quale ne è anche proprietaria. In essa vengono organizzati numerosi eventi culturali, mostre e workshop artistici. Chiaramente nella casa non può mancare la stanza memoriale che contiene gli oggetti appartenuti al musicista e può essere visitata. Qua potrete ammirare la maschera mortuaria di Tartini, il suo violino, l’incisione su rame dei sogni di Tartini e il suo ritratto in olio. È specialmente interessante la lettera scritta da Tartini alla famosa violinista Maddalena Lombardini che fu sua allieva.

4. Le mura della città

Il nucleo cittadino fu protetto dalla cinta muraria già nel VII secolo. Da allora le mura continuarono a espandersi verso sudest, incorporando i nuovi rioni che sorgevano. La parte maggiore delle mura conservate risale al XV e XVI secolo e fece parte della struttura cittadina medievale. Di eccezionale valore storico sono i resti più conservati sul colle Mogorone.

5. Convento dei frati Minori di San Francesco

Il convento di San Francesco fu probabilmente fondato prima del 1301, quando i frati Minori iniziarono l’edificazione della chiesa. Originariamente il convento fu costruito in stile gotico e aveva solo il pianoterra, di seguito fu poi ristrutturato e allargato. Nel XVII⁰ e XVIII⁰ secolo nel convento vivevano circa 11 padri e 10 fratelli, i quali aiutarono nella gestione di diverse scuole, avevano una scuola per i novizi dell’ordine e un reparto di musica. Proprio qui avrebbe iniziato la sua educazione musicale Giuseppe Tartini.

6. L’acquario

L’acquario si trova accanto al mandracchio di Pirano, all’indirizzo Kidričevo nabrežje 4. È stato fondato già nel 1964, ma comincio a operare qualche anno più tardi. Ha tre vasche con 100, 300 e 2000 litri d’acqua. Qui potete ammirare ben 200 diverse specie di animali marini, come il polpo, lo sparaglione, i labridi colorati, il dentice, la bavosa, ghiozzi,la grande cernia e altri ancora. Nell’acquario non mancano inoltre diversi tipi di alghe.

7. Il Museo del mare di Pirano

Venne fondato nel 1954 ed è il museo della storia marittima della Slovenia. Prese il nome odierno dell’eroe Sergej Mašera alcuni anni piu tardi, nel 1967. Nel museo scoprirete fatti interessanti sulla storia marittima Slovena e potrete visitare la collezione archeologica dedicata al commercio e alle vie marittime. Non mancano inoltre reperti archeologici relativi all’insediamento della zona, ritrovati sulla terraferma e nel mare. Una speciale collezione etnologica mostra il processo della produzione del sale.

8. Le saline di Pirano

Le saline furono costruite nel 804 e includevano le saline Fasan a Lucia, le piccole saline di Strugnano e le maggiori saline a Sicciole. Attraverso il patrimonio culturale delle saline di Pirano si può conoscere la vita e il lavoro dei salinai. Delle numerose saline presenti nel golfo di Trieste sfortunatamente si sono conservate solamente le saline di Sicciole e di Strugnano, le quali sono di inestimabile valore.

9. La chiesa di San Giorgio

La chiesa risale al XVII⁰ secolo e all’interno ha una ricca decorazione barocca e un’interessante statua di San Giorgio in lotta con un drago. Dietro all’altare della chiesa si nasconde il più grande tesoro di Pirano, un crocefisso dal XIV⁰ secolo. 

10. Piazza primo maggio

La Piazza primo maggio è il centro dell'antico rione della Punta e un tempo portava il nome di Piazza vecchia. È interessante che in essa convergono le principali vie cittadine. Dal XIII⁰ secolo Piazza vecchia era il centro amministrativo della città con il palazzo principale. Al centro della piazza troviamo un’interessante cisterna di pietra per la raccolta dell’acqua piovana, costruita dopo la gravissima siccità del 1775. La cisterna è adornata da due statue, di cui una ha in mano un pesce e la seconda un recipiente. Oggi la piazza è il punto d’incontro preferito da bambini e ospita inoltre numerosi eventi musicali, di danza e teatro.

11. Il Palazzo comunale

Quando nel XIII° secolo i veneziani giunsero a Pirano, costruirono il palazzo comunale al di fuori delle mura della città. Il palazzo fu costruito in stile romanico-gotico e la facciata principale era decorata con numerosi stemmi e diverse lastre con iscrizioni. L’edificio fu demolito nel 1877 e con esso anche il ponte che lo collegava con l’attuale Loggia.

Il nuovo e attuale palazzo comunale fu costruito due anni più tardi. Al centro della sua facciata spicca un leone di pietra con un libro aperto, riferimento alla Serenissima e al vecchio palazzo comunale. Il leone di pietra fu incorporato su diversi edifici importanti della città. Il libro aperto indicava un periodo di pace, mentre il libro chiuso un periodo di guerra.

Nell’atrio del palazzo comunale odierno si possono vedere alcune lastre con iscrizionie stemmi dal primo palazzo comunale. Inoltre si può ammirare una pietra poligonale con misure di quantità.

12. La loggia

L’antica loggia si trovava nel punto dove oggi troviamo le Gallerie Costiere di Pirano. La loggia era collegata con il palazzo comunale e con la chiesa di San Giacomo. Curiosando nelle fonti storiche scopriremo che la loggia ospitava l’ufficio dei funzionari detti “cattaveri” che proteggevano la proprietà comunale. Nella loggia si incontrava inoltre l’élite della città.

13. La casa veneziana

L’incantevole edificio si trova all’incrocio di Via IX⁰ corpo e Piazza Tartini. Senza dubbio è l’esempio più pregevole dell’architettura gotico-veneziana a Pirano. Fu costruita nel XV⁰ secolo ed è l’edificio più antico su Piazza Tartini.  Può vantarsi di elementi architettonici ben modellati e ricche decorazioni in pietra. Spicca inoltre il balcone gotico angolare.

Sulla facciata principale si trova una targa di pietra con un leone che riporta l’iscrizione »Lassa pur dir« (Lasciali parlare).  Secondo la leggenda un ricco mercante veneziano s’innamorò di una bellissima ragazza di Pirano e come prova del suo amore le fece costruire una splendida casa sul mandracchio – la Veneziana. Per rispondere alle malelingue dei cittadini invidiosi fece incidere la scritta sopra menzionata.

14. Il palazzo pretorio

Nel luogo in cui nel XIV⁰ secolo sorgeva il Fondaco, il magazzino riservato al grano e alla farina, oggi troverete il Palazzo pretorio. I responsabili della sua costruzione furono Giuseppe Moso e Enrico Nordio. L’edificio fu ristrutturato diverse volte come si può leggere anche sulle lastre presenti sulla facciata.

Buoni regalo